lo zucchero raffinato non ha né valore né identità

E’ un alimento troppo abusato nel mondo in modo negativo.

Ogni popolazione nel corso dei secoli ha sempre usato in cucina dei dolcificanti, gli antichi romani e greci usavano  il miele e i fichi come dolcificante per la preparazione di piatti e bevande tipiche come l’idromele. Anche gli egizi  utilizzavano il miele  ; con l’arrivo nel XV secolo  in europa dello zucchero, si incomincio’ ad utilizzare come sostituto del miele , ma specialmente all’inizio era visto ancora come un bene di prestigio e prezioso, ed era per esclusivamente per nobili e ricchi . 

Ma col tempo attraverso studi e  scoperte nell’ambito industriale si perfeziono’ il processo d’estrazione  (dalla barbabietola e dalla canna da zucchero) si migliorarono quindi anche  i processi di  produzione e l’efficienza dei raccolti  .Divenne in breve tempo un bene accessibile, molto versatile,  disponibile tutto l’anno.

 Prodotto oramai  immancabile nelle case odierne e utilizzato sotto varie forme dall’industria alimentare. Di conseguenza anche l’assunzione annuale di zucchero è aumentata vertiginosamente nelle nostre diete, siamo passati dai quasi 2 Kg all’inizio del 18° secolo, fino a piu’ di 30  kg all’anno d’ oggi .

Confucio : ..." Tutti sanno mangiano e bevono, ma ben pochi sanno apprezzare il vero gusto del cibo "...

Tutto ciò ci mostra  un aumento folle dell’obesità , dell’ipertensione ,e del diabete ; questo  è dovuto principalmente all’abuso e al consumo continuo di prodotti industriali che nascondono al loro interno  grandi quantità di zuccheri .  (merendine,prodotti di prima colazione,piatti pronti, yogurt ,succhi di frutta ,biscotti,creme spalmabili , bibite e bevande zuccherate).  Dobbiamo comprendere anche che gli alimenti come  la frutta, contengono naturalmente vari zuccheri al loro interno, ma sono ovviamente da preferire perche’ hanno un indice glicemico basso (glicemia a lento rilascio), quindi  troviamo anche altri nutrienti (vitamine e fibre) che aiutano questa operazione, rendendoli piu’ digeribili e sazianti , invece nei zuccheri raffinati (saccarosio o fruttosio estratto da vari amidi) è l’opposto , la glicemia ha  picchi improvvisi  e poi una discesa radicale .

Dietro la lobby del zucchero non bisogna dimenticare fattori importanti di come questa commodity  sia diventata così famosa  e comune : con le sue vaste coltivazioni e un utilizzo sempre piu’ alto di prodotti chimici a contribuito ad un’incremento della distruzione di biodiversità per fare spazio a grandi monocolture ,c’é pure l’impoverimento dei suoli,inquinamento e un altro fattore che ha reso grande questa lobby é la schiavitu, che oggi magari ha preso forme diverse ma il concetto di base rimane  . Ricchi proprietari terrieri ,borghesi e potenti aziende (in varie parti del mondo negli anni da Stati uniti,India,Brasile fino e diverse isole nel mar atlantico) hanno creato nei secoli, sistemi efficienti e produttivi,per ridurre i costi e aumentare i margini.  

   Ma questo  a  discapito di intere  generazioni di “operai “ poveri e disagiati che purtroppo una volta entrati in questi circuiti criminali  e difficile uscirne, subendo violenze,sfruttamento e abusi di vario genere, vivendo con  livelli igienici e alimentari molto precari . 

  E’ sfortunatamente l’ennesimo gesto d’avidità di pochi contro molti e questo nei secoli non é cambiato .

Un’altra cosa importante che dobbiamo comprendere è che non c’è una necessità fisiologica nel mangiare degli zuccheri aggiunti agli alimenti ,dobbiamo gestire le nostre emozioni e non farci comandare dai primi segnali che il  nostro cervello ci invia. 

Il nostro palato ha una capacità straordinaria nel rieducarsi ai gusti degli alimenti  per riscoprire i veri sapori di materie prime sane , senza filtri ,di vegetali e di frutti. Questo ci aiuterera’ ad apprezzare di piu’ noi stessi e i prodotti che acquistiamo.

Bisogna  aumentare i controlli di sicurezza sul mercato alimentare  e facilitare  la comprensione, la composizione delle  etichette , per aiutare il consumatore a fare  acquisti più genuini e responsabili, perche’ gli unici a guadagnare in tutta questa storia non è la nostra  salute e nemmeno gli ecositemi che ci circondano, ma solo le grandi industrie che producono questi “finti alimenti”.

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