Il tonno rosso e la nostra avidità

..La continua domanda e offerta di questo pesce a livello globale è incredibile, pur sapendo dei suoi cicli di vita lenti,del suo ruolo fondamentale come predatore nella catena alimentari dei mari  e dei suoi potenziali danni al nostro metabolismo (se assunto in modo costante nel tempo, a causa dell’accumulamento costante di  metalli pesanti) continuiamo con la nostra avidità ad umiliare questo straordinario pesce. Fondamentale per interi ecosistemi.

Perché il tonno rosso é ovunque?.

Il tonno è uno dei pesci più richiesti al mondo: ogni anno ne vengono pescati nei nostri mari secondo la FAO 35.000/40.000 mila tonnellate (per allevamenti in gabbie o per vendita diretta). Oramai sono sempre di meno gli esemplari che ripartono verso l’Atlantico dopo  essersi riprodotti nel  mar Mediterraneo nel periodo tra maggio e fine luglio (spesso venivano pescati anche prima che i tonni avessero il tempo di riprodursi) . Dagli anni 50, queste pratiche intensive hanno spinto la loro popolazione sull’orlo del collasso,causando un declino degli stock che ha raggiunto quasi il 90%.L’aumento del consumo e della globalizzazione di piatti asiatici e mode inutili legate a questo pesce, ha fatto lievitare il prezzo del tonno rosso, alimentando anche corruzione,pesca sleale e anche quella illegale.  Per questo motivo, già nel 1996, il tonno rosso è stato inserito nella triste lista  delle specie minacciate (IUCN). Negli ultimi anni sono state messe in atto alcune norme e regolamentazioni per tutelare questa specie a rischio, ma sinceramente non é abbastanza per ritenerli fuori pericolo perché i controlli sono sempre pochi e saltuari.

Il mondo di Cucina ed equilibrio.... “…Lo strumento più usato per la pesca di questi pesci pelagici dalle grandi industrie è la rete da circuizione, lunga fino a 2000 metri e che può raggiungere una profondità di 200 metri. La rete che circonda il banco di tonni è chiusa sul fondo. Nelle reti finiscono accidentalmente con frequenza anche squali, delfini, mante o tartarughe marine…”

Il tonno rosso é un pesce straordinario e ricopre un ruolo fondamentale negli oceani: essendo un pesce predatore lo troviamo nella parte in alto della catena alimentare, contribuisce all’equilibrio naturale dei luoghi in cui vive e regola le popolazioni delle sue prede (cefalopodi,pesce azzurro e meduse). E’ uno dei predatori più efficaci che esistono in mare ed è in grado di utilizzare strategie di caccia diverse a seconda delle prede disponibili.

Tuttavia, la pesca eccessiva sta mettendo a serio  rischio questa stabilità, si tratta di una minaccia non solo per gli oceani, ma anche per le comunità costiere, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, dove il pesce rappresenta una fonte primaria di proteine e nutrienti essenziali. Ha un corpo leggermente affusolato, è molto agile ed ha una forte muscolatura,può raggiungere velocità di nuoto di 70/80 Km/h.  Il tonno ha una capacità di adattamento ai cambi di temperature dato che possiede un sistema di termoregolazione chiamato rete mirabilis, che distribuisce il tessuto muscolare di sangue  dalla colonna vertebrale fino alla testa consentendo a questi pesci di mantenere la temperatura corporea di 10° C superiore a quella dell’ambiente esterno,nelle sue arterie scorre sangue caldo e ciò gli permette di “navigare” in acque molto fredde durante le sue lunghe migrazioni. Non smette mai  neanche quando dorme di nuotare e non chiude mai nemmeno i suoi occhi.  Il tonno rosso ha un tasso di crescita abbastanza lento, arriva all’età adulta e quindi al momento  per riprodursi tra i 5 e gli 8 anni, a seconda delle zone in cui vive e delle condizioni ambientali, come: la temperatura, la qualità dell’acqua e la disponibilità di cibo.

 La riproduzione avviene in estate, quando l’acqua é più calda. I piccoli di  tonno rosso si nutrono tendenzialmente di zooplancton, crostacei e piccoli cefalopodi, a quest’età li troviamo spesso  tra i banchi di alici o sgombri (per confondersi tra loro), ma  divenendo di conseguenza una potenziale preda ed abbassando il loro tasso  di vitalità. La migrazione del tonno è molto importante  per la sopravvivenza della specie, ed è fondamentale  proteggere queste rotte migratorie e le aree di riproduzione per garantire la conservazione di questa specie marina.

In primavera, i tonni adulti infatti migrano dall’Atlantico verso il Mediterraneo per riprodursi nelle acque calde.

Dopo la riproduzione, in autunno, tornano nell’Atlantico per nutrirsi.

Le nostre attività impattanti sugli ambienti marini inquinano interi ecosistemi (sversamenti in mare di miniere e industrie, inquinamento delle falde acquifere e distruzione di interi ecosistemi)  fa aumentare la quantità di metalli pesanti che possiamo trovare nei mari ; ed il tonno essendo un pesce di grosse dimensioni, durante la sua vita  purtroppo accumula una grande quantità  di metalli pesanti. Come il mercurio, una volta entrato negli ecosistemi acquatici, si trasforma in metilmercurio,una forma organica altamente tossica, un composto non idrosolubile e quindi mangiato dalle varie specie marine, il quale si puo’ accumulare nei tessuti dei pesci; la concentrazione aumenta con l’età e la taglia del pesce (questo processo è chiamato biomagnificazione). Un eccessivo abuso di pesci di grosse dimensioni puo’ anche aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e danni al sistema nervoso.

Dobbiamo considerevolmente diminuire il nostro impatto su questo grande predatore; comprendere e rispettare i suoi tempi di crescita e riproduzione. 

Sono ancora troppe le problematiche legate a questo pesce dove la corruzione e le speculazioni di grandi “industrie pesciere “ compromettono la sopravvivenza dei pescatori più piccoli che utilizzano metodi di pesca più efficienti a lungo termine. Conservare le popolazioni di tonno significa tutelare sia l’equilibrio dei nostri mari sia la sicurezza alimentare di numerose comunità nel mondo intero.  

Spesso come abbiamo visto é anche minacciato dalla pesca illegale e non regolamentata per sovvenzionare,di frequente il mercato nero ma anche la crescente domanda degli allevamenti d’ingrasso del tonno del mediterraneo (Spagna,Malta,Italia) dove in alcuni luoghi oltre a business milionari dietro la vendita di questi poveri pesci, vengono ulteriormente umiliati dalla possibile visita di turisti il quale  possono immergersi in queste gabbie e vedere i tonni che nuotano intrappola (ennesima prova che l’unico valore il quale diamo alla natura, é quello di come possiamo sfruttarla al massimo per guadagnarci di piu’) .

La moda che si è creata dietro al tonno negli ultimi decenni sta portando all’estinzione una specie importantissima del nostro ecosistema, per cui chiedo maggiore consapevolezza e sensibilizzazione sia di noi cuochi, eliminando completamente dai nostri menù questa tipologia di pesce, di non seguire le mode globali e essere portavoci di un alimentazione piu’ adeguata ai ritmi della vita odierna, ma anche a  tutti i consumatori perche’ ci sono varietà di pesci molto piu’ nutrienti e salutari del tonno e che hanno cicli di vita piu’ consoni alle nostre esigenze moderne. Se continuiamo così con la nostra ingordigia ,c’è il rischio che le nuove generazioni si troveranno con un mare sempre vuoto,triste e inquinato.

Grazie per la lettura 

Marco

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ciao ,posso posso esserti utile?