Biodiversità anche nei nostri piatti
Il concetto che c’é dietro questa preparazione il quale vorrei condividere con voi , é che la diversità di specie vegetali e animali in un ecositema ; ma anche in un piatto che cuciniamo ,é fondamentale . Continuiamo consapevolmente a prediligere e prepare piatti gustosi ,salutari ma sopratutto colorati ,in modo tale da valorizzare e mantenere in ottima salute i suoli e il nostro organismo.
Le varie verdure a foglia sono degli alimenti che si adattano bene a quasi tutti i tipi di suoli e hanno cicli colturali brevi ( in media dalle 4 alle 8 settimane) quindi ,sono molto versatili e comunque accessibili bene o male tutto l’anno in base alle varietà e ai periodi. Apportano discreti benefici (minerali come potassio,ferro,magnesio e vitamine di varie categorie ) sono ipocaloriche (scarso apporto di calorie ), hanno anche un potere saziante.
Con la loro costante assunzione , sono una risorsa, soprattutto durante la stagione calda, quando l’organismo ha bisogno maggior idratazione.
Arachide altra pianta eccezionale originaria del sud america ,ma viene coltivata in Italia gia da metà dell’ottocento ;
si tratta di una coltura rustica che sopporta bene la siccità , non richiede un eccessiva quantità d’acqua per crescere (purtroppo per limitare il consumo d’acqua oggi giorno questa puo’ essere un classico esempio che con poco possiamo ottenere molto ) ;purché il terreno sia sciolto e drenante. Le arachidi si adattano a climi rigidi o montani ma non troppo freddi , sono delle leguminose sottovalute perche’ apportano anche molti benefici se mangiate al naturale e aggiunte alle nostre insalate.
E il pane al farro intero si presenta da solo dovrebbe essere il cereale per eccellenza come secoli fa .Valori nutrizionali impressionanti e benefici sotto tutti i punti di vista ,la sua sfortuna probabilmente é che sono varietà che producono poco e necessità di qualche accortenza. Per questo soppiantato nel corso degli ultimi decenni da varietà molto piu’ produttive ed efficienti come il grano tenero. Andrebbe coltivato , consumato sia al naturale che in farina con piu’ frequenza,sia per diversificare le nostre diete e per apportare nutrienti che altri cerali non hanno.