E’ un argomento che mi sta particolarmente a cuore e vorrei cercare di migliorarlo nel mio piccolo ; l’insicurezza alimentare. Puo’ determinare lo stato di salute e benessere di interi popoli.
Il cibo é sempre il protagonista nel bene e nel male di molti avvenimenti nelle nostre vite, puo’ donare unione,gioie e emozioni , ma allo stesso tempo puo’ creare povertà,tristezza e fame. Nella nostra storia sulla terra c’é sempre stata la piaga dell’insicurezza alimentare prendendo col tempo varie forme e faccie; ma purtroppo non siamo mai riusciti come popoli a trovare la giusta soluzione per risolvere questo grave problema . E adesso con l’avvento dei cambiamenti climatici negli ultimi decenni sempre piu’ evidenti, la questione diventa piu’ grande anche qui in Italia. Un articolo della FAO nel 2023 in Italia, ha mostrato che l’insicurezza alimentare grave o moderata, colpiva il 5,7% della popolazione, pari a 3,4 milioni di persone. E allo stesso tempo piu’ del 22% dei cittadini italiani sono in sovrappeso o obese. Numeri ancora troppo alti per ritenerci un vero paese avanzato e sviluppato.
Fondamentale la conoscenza nell’informazione perche’ c’é il rischio che possano aumentare forme di esclusione socioculturale,malessere emotivo,disgusto,stress e il conseguente abuso di prodotti e sostanze ultraprocessate, non benefiche per la nostra salute.
Il cambiamento sta nei piccoli passi e decisioni che facciamo ogni giorno. Apprendiamo cosa c’é dietro i prodotti che acquistiamo,la loro filiera di produzione,la storia ,chi lo produce, la stagionalità e le loro composizioni nutrizionali, ma anche comprendere come cuocerli o stoccarli correttamente .

Importante educare oltre a noi stessi soprattutto i bambini e giovani sulla conoscenza dell’insicurezza alimentare perché sono spesso attratti a consumare prodotti alimentari malsani,semplici da trovare e da mangiare. Il quale se abusati in grandi quantità possono arrecare seri danni alla nostra salute. Bisogna fare veramente attenzione perché troppe sono le trappole che si celano sulle etichette di questi “alimenti”.
A guidarci devono essere i valori oramai quasi scomparsi dell’agricoltura e degli allevamenti tradizionali che sono sempre stati nei secoli : la calma,la cura,l’attenzione e la disciplina; rimpiazzati però negli ultimi decenni da velocità e efficienza rivoluzionando i settori alimentari. Oggigiorno regna il classico motto ” del tutto e subito”. Produciamo troppo e male, la facilità che abbiamo oggi per accedere al cibo è incredibile, il quale ci ha fatto dimenticare sempre di più l’educazione e il rispetto per il cibo.
Tutto ciò ha fatto aumentare a livelli storici ma visti prima lo spreco alimentare e la malnutrizione, influenzati anche:
-dalla concentrazione del mercato nelle mani di pochi distributori di qualità che porta a prezzi elevati, rendendo difficile per le famiglie a basso reddito accedere a del cibo nutriente e di valore.
-Dalle offerte sempre piu’ limitate di discount e supermercati di prodotti freschi e salutari ,prediligendo una vasta gamma di prodotti economici ma di scarsa qualità, trasformati e di lunga conservazione.
Bisogna aprire gli occhi, tutti dovremmo avere accesso a delle materie prime sane e che garantisca uno stile di vita piu’ adeguato ai ritmi frenetici delle vite moderne .
..."Il cibo che mangi puo' essere o la piu' sana e potente forma di medicina o la piu' lenta forma di veleno"...
Ann Wigmore
Cerchiamo anche di essere più generosi e altruisti , aiutiamo se possiamo chi é in difficoltà . Collaborariamo tutti insieme per ritrovare l’identità dei nostri territori che ci hanno sempre contraddistinto.
Un po’ come un alveare d’api ,insetti straordinari ,instancabili lavoratori e lavoratrici ,capaci di vivere in un perfetto equilibrio e ordine, dove tutti sanno cosa fare ,ognuno ha il proprio delicato compito che garantisce la prosperità e la resilienza della specie . La sopravvivenza dell’alveare come del nostro pianeta dunque dipende dall’efficienza di ogni singolo, nel suo ruolo assegnato. Ricreiamo una società solidale e rispettosa sia per il singolo membro sia per l’ambiente che ci circonda.
M.A.
fonti: https://www.foodcertificate.org/it/gida-guvenligi/
duecit.com/srl/haccp-sicurezza-alimentare/
salute.gov.it/portale/temi/p2_4.jsp?area=sicurezzaAlimentarenn
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