Importante ricordarci che le parti esterne del cavolfiore hanno la stessa importanza dell’infiorescenza e vi consiglio di mangiarle, non spreciamole .
Sono un po’ dei petali dimenticati , che invece vanno impreziositi in cucina perche’ ci possono donare preziosi nutrienti .
Il cavolfiore é un pianta molto ambita nell’orto non solo da noi ,ma anche da alcuni insetti e cimici come la cavolia, le lumache e le altiche; negli ultimi decenni pero’ in agricoltura convenzionale vengono usati prodotti aggressivi che col tempo fanno crescere la pianta con piu’ facilità ma rovinano la fertilità dei suoli, distruggono questi animaletti e tutta la biodiversità che si crea nei nostri territori.
Ci sono molti metodi contadini naturali per non far avvicinare questi animaletti ai nostri ortaggi: come la cenere di legna,un macerato di foglie di pomodoro (fatto con le femminelle del pomodoro ) o anche della zeolite (polvere di roccie) . Bisogna comprende che qualsiasi pratica invasiva e stressante puo’ danneggiare i modo marcante il benessere di tutti i microrganismi e animaletti che vivono nei suoli.
Il cavolfiore é una pianta molto esigente nell’orto ha bisogno di suoli fertili,ricchi di sostanza organica e discrete quantità d’acqua anche per questo va utilizzato nel suo insieme; senza gettare nulla per apprezzare il lavoro fatto dagli agricoltori ,le coste e le foglie piu’ grandi per esempio si possono consevare e aggiungere ai nostri brodi, si possono aggiungere a delle vellutate o fare dei pesti alternativi, le foglioline piu’ interne essendo piu’ tenere le possiamo aggiungere alla pasta o alle nostre insalate invernali, si possono fare anche dei pickles.
On l’utilisait déjà dans la Rome antique, on le cultivait et on le cuisinait pour combattre les irritations , les plaies et les infections . Et on pensait que cela pourrait aider à réduire les effets de l’alcool.
Ainsi, même un produit « simple et humble » peut devenir un protagoniste.
Nous essayons d’embellir tout ce que la nature nous offre.
M.A.