A volte facciamo fatica ad accettare l’idea che l’alimentazione possa coprire un importanza di rilievo riguardo alla nostra salute. Eppure le interazioni tra cibo e organismo umano sono molto profonde, sotto tutti i punti di vista.
Ci sono troppi squilibri di potere nel settore alimentare , sempre meno sono le piccole realtà produttrici di beni primari sul territorio , poche grandi aziende di livello mondiale, gestiscono e governano intere filiere del cibo, hanno potere sia a livello locale sia sul piano politico nazionale. Una parte di queste industrie che creano prodotti ultra processati governa le menti delle persone tramite: campagne di pubblicità mirate,prezzi bassi ,packaging specifici e gusti che donano “dipendenza”, creati in modo tale che noi li acquistiamo con costanza. Questi “cibi” banali e con scadenze sempre piu’ lunghe (ma a discapito di cosa?) ,sono studiati veramente nei minimi dettagli e ruotano la maggior parte intorno a tre ingredienti: sale ,zucchero e grassi.
Queste industrie esaminano in modo mirato anche: i suoni caratteristici che un alimento o un contenitore deve avere (es.il rumore dell’apertura di una lattina o le bollicine di una bevanda gassata) ,le consistenze,forme e i colori specifici, tutto questo per catturare l’attenzione del nostro cervello .
Con lo sviluppo in laboratorio di varietà ibride sempre piu’ performanti e versatili ,soprattutto di cereali (mais,grano tenero e riso) e legumi (soia) , si e’ riuscito a produrre grandi quantità in pochi spazi,standardizzando la sua produzione (grazie a innovazioni tecnologiche,manodopera a basso costo ed economie di scala) . Tutto cio’ nel corso dei decenni ha permesso di produrre grandi quantità, distruggendo la diversità di piante che i contadini erano abituati a coltivare e a prediligere tendenzialmente vaste monoculture di un singolo alimento.
Alla fine avendo enormi rese dello stesso ingrediente, si diversificarono i suoi utilizzi finali , creando per esempio dal mais mangimi,amidi,farine,sciroppi,snak,olio,biocarburanti,stabilizzanti ecc. Tutti questi elementi sono di facile conservazione e possono avere elevati margini di guadagno per le aziende produttrici.
Si deve aggiungere poi per creare il mix perfetto che ha rivoluzionato il settore alimentare, dagli inizi degli anni 50’ in poi, l’avvento dei nuovi additivi alimentari “moderni” creati la maggior parte nei laboratori (ci sono anche alcuni additivi che collegati ad alcuni alimenti non causano nessun problema alla nostra salute ma bisogna conoscerli e comprendere quali sono i buoni o i possibili maligni).
Siamo riusciti a cambiare i nostri stili alimentari con prodotti standardizzati ,vuoti ,con molte calorie e pochi nutrienti ,che non hanno una storia dietro di essi o gusti caratteristici.
Questi sono i famosi “cibi ultra processati”; prodotti che hanno una lunga lista d’ingredienti al loro interno e possono essere: finti cereali da colazione,bevande zuccherate e gassate,salumi industriali,wurstel, pane bianco industriali,caramelle,dolciumi vari,merendine,”bevande energetiche”,creme spalmabili ecc.), di naturale sfortunatamente hanno ben poco (magari giuste le foto idilliache sui i loro packaging) , la grande distribuzione cerca di sedurci con campagne pubblicitarie molto accattivanti e persuasive , soprattutto a bambini, famiglie giovani o persone con delle insicurezze alimentare.
..." Mentre la produzione agricola è triplicata dal 1950 ad oggi ,sono sempre di più le persone che soffrono la fame rispetto a 20 anni fa"...
..."Attualmente al mondo 1,3 miliardi di persone sono in sovrappeso"...


Quindi il nostro consiglio è di eliminare ed evitare questi prodotti, perche’ un costante abuso nel tempo aumenta diverse malattie come: ipertensione,obesità,problemi respiratori . Leggere le etichette dei prodotti è importante e ci aiuta a comprendere molte cose. L’UE e l’Italia dovrebbere mettere regole piu’ severe sulla tracciabilità e la produzione di questi “prodotti”. Ma purtroppo avidità e corruzione sovrastano la volontà del cambiamento .
Importante educare le persone a noi care su queste tematiche, perché il vero CIBO deve ritornare ad avere il posto che merita nella nostra società.
Ridiamo rispetto al cibo e ridaremo rispetto a noi stessi,alla nostra storia e al nostro territorio. Perché di vere tradizioni e prodotti Italiani ne restaranno ben pochi se continuiamo cosi .
Grazie per la lettura
Marco

Fonti:
https://agricolae.eu/tag/oms/?print=print-search
https://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/codex-texts/dbs/pestres/glossary/en